Giorno: 16/01/2009, 19:14:36 | |
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Il prologo di Edgar Allan Poe ai Delitti della Rue Morgue Carissimi,
avrete di certo sentito parlare del primo storico romanzo giallo, "I delitti della Rue Morgue" di Edgar Allan Poe, il quale nel prologo alla narrazione espone alcune sue considerazioni sulla capacità di analisi in generale, usando come esempio la dama e gli scacchi. Secondo Poe gli scacchi coinvolgono soprattutto l'attenzione dato il maggior numero di figure e di movimenti combinati di esse rispetto alla dama, per cui si vince non se si è più bravi ad analizzare, ma solo se si è più attenti e se si commettono meno errori. Nella dama, caratterizzata da meno mosse, secondo Poe l'attenzione non è interamente catturata, per cui vi è più spazio per l'analisi e per la capacità di risolvere, talvolta con una trappola assurdamente semplice, la partita contro l'avversario: per Poe la dama sarebbe quindi per questa ragione più "nobile e stimolante" rispetto agli scacchi. Avete letto il prologo (oltre al romanzo che è splendido)? Che ne pensate delle idee di Poe sugli scacchi? Grazie per le Vs risposte. Con affetto, Vic Conquistare intero e intatto l'esercito nemico è prova di suprema abilità (Sun Tzu, L'arte della guerra) |
Giorno: 12/04/2021, 03:32:14 | |
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Giorno: 16/01/2009, 22:53:05 | |
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ha toppato! Credo di aver letto tutto di Edgar Allan Poe: dai racconti straordinari, a quelli grotteschi, a quelli del terrore (per cui è famoso), a quelli polizieschi (la nascita del genere si deve proprio a alle tre inchieste di Dupin); ho letto persino delle menate come Marginalia ed Eureka (un saggio filosofico semiserio), ma per quanto riguarda questa sua idea sugli scacchi (che all'epoca consideravo semplicemente una stravaganza) posso dire solo una cosa: ha toppato!
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