Carlsen dopo aver recuperato, nel decimo gioco, la sonora sconfitta che Sergey gli aveva inflitto nell’ottavo, sicuramente ha deciso di andare al "rapido" conscio di essere più forte del suo avversario in questa specialità, ed il risultato finale gli ha dato ragione.
Dopo un pareggio spettacolare nel game uno del tie-break, Magnus aveva ottenuto una posizione vincente nel gioco due, ma ancora una volta l’abilità difensiva di Karjakin, per altro ampiamente dimostrata nelle 12 partite a tempo più lungo, lo costringeva alla ennesima patta chiusasi questa volta per stallo. Il Norvegese in gara tre con il Nero ha reagito allo smacco subito in precedenza, magistralmente, giocando veloce, pulito e all’attacco quasi costantemente, chiudendo il match dopo 38 mosse ed un margine di 7 minuti sull’avversario.
Karjakin indebolito psicologicamente e sotto di un punto, nel gioco quattro con il Nero, ha impostato la partita partendo dalla difesa Siciliana, manovrando a tratti sia sul lato di Donna che di Re costringendo Magnus sulla difensiva. Sergey arrivato però troppo sotto allo scadere del tempo ( alla 38 il GM russo aveva solo un minuto di tempo più i 10 secondi di abbuono, contro il GM norvegese che ne aveva ancora 4 più abbuono) subiva la manovra di Magnus che, alla 50, sfociava in un bel sacrificio di Donna ed alla conquista del terzo titolo mondiale consecutivo per Lui.
Borsa causa tie-break, 500.000 euro al primo e 450.000 euro al secondo.
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