Anche il Sindaco ci si mette...

Inserito da Carotino il 17/02/2013, 22:19:18

Clamoroso caso di cheating, prontamente gestito dalla Federazione Scacchistica Italiana.

Dalle tangenti al computer-cheating... Tutto in un unico allegro Samba tipicamente italiano.
I processi (penale il primo, sportivo il secondo) sono ancora in corso e mi limito a riportare il link all'articolo pubblicato da Chess-Vibes:

http://www.chessvibes.com/reports/italian-mayor-accused-of-taking-bribe-banned-for-chess-cheating

Senza parole.
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Commenti

  1. Utente: paolocorra

    18/02/2013, 10:24:30

    In realtà ci sono molte cose strane nell'accusa e, di conseguenza, nella sentenza che pare addirittura abnorme.

    Innanzitutto l'accusa dei suoi tre compagni di squadra ( che, per giunta, è discordante) non chiarisce nulla. Infatti i suoi "amici" avrebbero avuto il dovere di smascherarlo durante una delle tre partite del CIS nelle quali Cereda stava imbrogliando invece di aspettare alcuni giorni dopo la fine dell'ultima partita quando ormai non si poteva più fare nessun controllo. Se i tre sierano accorti che Cereda barava, perchè fargli giocare tre partite e perchè non invitarlo a togliersi quegli aggeggi?

    Tutto l'apparato è esagerato per lo scopo che si voleva ottenere. Posso anche capire che Cereda usasse il cheating in partite importanti, ma rischiare di farsi scoprire durante le partite del CIS ( che non danno categorie, premi indenaro e neppure variazioni Elo) è assurdo.

    Tutto l'apparato era complicatissimo: prevedeva occhiali speciali muniti di telecamera (per trasmettere le immagini ad un complice munito di computer) e auricolari per ricevere le mosse. Nessuno deglia vversari che Cereda ha sconfitto o contro i quali ha pattato si è mai lamentato di questi aggeggi e neppure gli arbitri sono intervenuti per far togliere, visto che il regolamento lo proibisce, gli auricolari. Addirittura uno dei suoi avversari, che ha perso contro Cereda una delle partite incriminate, ha affermato che il suo avversario NON aveva auricolari nel corso della partita. Un altro risultato messo in dubbio è stata una vittoria contro De Santis. La posizione è riporattra prpria in uno dei libri di De Santis nei quali l'autore scrive che Cereda gli aveva offerto la patta e che lui l'aveva rifiutata facendo la cappella decisiva alla mossa successiva.

    In rete è possibile trovare sia il dispositivo della sentenza che la replica di Cereda.
  2. Utente: Carotino

    18/02/2013, 11:46:47

    Non conoscendo bene la vicenda, mi sono limitato a segnallare l'articolo, così com'era.
    La FIDE ha definito la sentenza della FSI "esemplare e coraggiosa", ma potrebbe anche essere un caso di "vittima sacrificale" con lo scopo di dare un messaggio agli eventuali cheaters... Chi lo sa?
    Certo che la notizia fa una certa sensazione.
  3. Utente: myCARtoM

    18/02/2013, 20:24:23

    Carotino, ma si conoscono i pgn delle tre partite e di altre giocate....Potrebbere bastare per provare a valutare lo score del giocatore incriminato con un programma "anti cheating"?
    Potremmo provare l'esperimento in questo sito e pubblicarlo....naturalmente con le opportune motivazioni.
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