Il GM Usa Robert Byrne ci ha lasciati.

» Personaggi - Inserito da Ghell il 16/04/2013, 18:46:33

La Federazione Scacchistica degli Stati Uniti ha comunicato che il Gran Maestro Robert Byrne è deceduto il 12 Aprile 2013 a 84 anni dopo una lunga malattia.
Robert ha vinto il campionato statunitense nel 1972, ed ha partecipato al torneo Candidati nel 1974.
Per 9 volte ha rappresentato gli Stati Uniti nelle Olimpiadi degli scacchi tra il 1952 ed il 1976 vincendo sette medaglie individuali e a squadra.
R.Eugene Byrne è nato a Brooklyn il 20 aprile 1928 ed è cresciuto a New York City diventando professore universitario e uno tra i più forti giocatori di scacchi degli Stati Uniti.
Byrne diventa Maestro Internazionale alle Olimpiadi degli scacchi di Helsinki nel 1952, in cui vince la medaglia di bronzo. Nello stesso anno si laurea presso l’Università di Yale diventando successivamente professore di filosofia presso l'Indiana University.
Nel 1954 e ’55 rappresenta gli Stati Uniti a squadre, nel match con l’Unione Sovietica , giocando contro Kotov e Paul Keres.
Nel 1960, Byrne vince l'US Open a St. Louis e alle Olimpiadi di Lipsia in terza scacchiera vince la medaglia d'argento. Nel 1964 al torneo di Buenos Aires, grazie al terzo posto dietro Keres ed al campione del mondo Tigran Petrosian , diventa Grande Maestro.
Al campionato statunitense 1965-66 , Byrne sconfigge Bobby Fischer e nel 1972 da semi-professionista vince contro Samuel Reshevsky e Lubomir Kavalek per spareggio il campionato Usa.
Il culmine della Carriera di Byrne avviene con il terzo posto all’Internazionale di Leningrado nel 1973 con un punteggio di 12.5/17. Dopo Samuel Reshevsky, Bobby Fischer e Pal Benko, Byrne è stato il quarto americano a qualificarsi per il Torneo dei Candidati. Nel 1974 a San Juan di Puerto Rico, Byrne partecipa al torneo ma esce al primo turno perdendo la partita contro l'ex campione del mondo Boris Spassky, sconfitto l’anno precedente da Fischer.
Dal 1972 al 2006 è stato editorialista di scacchi per il New York Times.
Robert Byrne ha portato diversi contributi alla teoria delle aperture. Eugene è stato uno dei primi maestri a giocare 6.Ae3 contro la Najdorf regolarmente. Ha inoltre adottato l'approccio flessibile ... c6 e ... a6 nell’Indiana di re variante Samisch , e la mossa 4.Ag5 nella difesa Difesa Pirc (1.e4 d6 2.d4 Cf6 3.Cc3 g6) è attribuita anche questa a Lui.

Fonte ChessVibes.

image 684


Performance 1945 / 2000.

image 685


Aperture con il Bianco.

image 686


[Event "Ch USA"]
[Site "New York (USA)"]
[Date "1965."]
[White "Fischer Robert J (USA)"]
[Black "Byrne Robert E (USA)"]
[Result "0-1"]
[WhiteElo "2780"]
[BlackElo "2434"]
[ECO "C03"]


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Commenti

  1. Utente: idee originali

    16/04/2013, 21:16:47

    A me in questo momento mi fa tristezza cha una bambina di otto anni sia morta aspettando il suo papa all'arrivo della maratona e che la sua sorellina abbia un arto amputato e che la mamma sia in ospedale. Una famiglia distrutta. Di Robert Byrne in questo momento non mi importa niente
  2. Utente: depamas

    16/04/2013, 22:10:08

    Non riesco a capire perché utenti come "idee originali" continuino a frequentare questo forum. Un forum scacchistico. E credo sia più che giusto ricordare personaggi che hanno fatto la storia di questo sport. Delle notizie di cronaca recente con osservazioni, commenti, solidarietà da moltissime persone è strapieno il web. Quindi che a "idee originali" (ma originali de che ? la sua è solo retorica da quattro soldi !) non importi niente della morte di Robert Byrne, vedremo di farcene una ragione !
  3. Utente: bulletmaster

    16/04/2013, 23:48:24

    questa volta sono d'accordo con idee originali!!
  4. Utente: Zack

    17/04/2013, 09:12:03

    Io sono totalmente d'accordo con Depamas, questo non è un sito podistico, è un sito sugli scacchi ed in quanto tale deve trattare argomenti sugli scacchi.
    Volete la bologna, andate dal salumiere e non dal calzolaio !!
  5. Utente: bulletmaster

    17/04/2013, 09:39:22

    ti rendi conto della cavolata che hai detto...forse è meglio tacere davanti a certe cose per evitare di fare figuracce!!!
  6. Utente: Zack

    17/04/2013, 10:43:04

    Il perbenismo censorio che hai espresso su questo argomento è una cavolata!!!
  7. Utente: Carotino

    17/04/2013, 12:15:47

    Ha cominciato Fischer, poi Larsen, Najdorf e adesso Byrne... Uno alla volta stanno andandosene tutti i miei miti giovanili. Ho la netta impressione di esser diventato vecchio! :(
  8. Utente: idee originali

    17/04/2013, 14:04:54

    Se un uomo di 84 anni dopo un lungo periodo "sofferto" per una malattia incurabile muore dico "finalmente ha finito di soffrire". Ha fatto la sua vita, ha lasciato ricordi di se.
    Non ne farei un dramma...anzi. Tutti dobbiamo andarcene,ma almeno che sia data la possibilità di vivere la vita e non come a quel bambino che stava aspettando suo padre al traguardo in un giorno di festa.
  9. Utente: idee originali

    17/04/2013, 14:57:00

    eppoi ragà, sapete che c'è ? Questo non andava in "articoli" ma nelle "News"
  10. Utente: Ghell

    17/04/2013, 15:13:35

    Come scribacchino dell’articolo su Robert Byrne, pensavo di fare una cosa normalissima nel commemorare , su un sito di scacchi, una grande scomparsa che riguarda la storia universale degli scacchi.
    Molti siti , Chessbase, chessvibes, chesscom , ecc. stanno commemorando con dignità questo campione che come diceva Carotino ricorda una certa frontiera del nobil gioco, e riporta alla mente ricordi gradevoli alle persone che hanno vissuto quel periodo di vita scacchistica. Solo qui leggo contestazioni che ritengo inopportune e fuori luogo. Perchè ?
    A chi non dispiace quanto è successo a Boston, ma una cosa non deve escludere a priori l’altra. La perdita di una vita è dolore sia ad un anno che a 84.
  11. Utente: idee originali

    17/04/2013, 16:16:08

    Avanti ghell, sai dirmi perchè si definisce il gioco degli scacchi "il nobil gioco" ? Perchè a volte diciamo qualcoa senza sapere come la dicitura si è sviluppata nel tempo ?
  12. Utente: Ghell

    17/04/2013, 16:36:49

    Soddisfo la tua carenza in tal senso invitandoti a leggere quanto segue .
    "...Agli scacchi si addice la definizione di "gioco dei re" non solo perché il re è il pezzo più importante (non è possibile giocare a scacchi senza il re, mentre le partite possono proseguire senza regine, torri o alfieri), ma soprattutto perché sono un gioco nobile, giocato in passato dai re e dalle loro corti, e oggi giocato dai "nobili dell’intelligenza", gli uomini e le donne più intelligenti al mondo.
    Fonte Gweb...
    Contento....e con questo chiudo l'argomento con Te.
  13. Utente: idee originali

    17/04/2013, 20:58:05

    nobil gioco perchè solo gli aristocratici e latifondisti potevano, avendo il tempo a disposizione, di sedersi per perdere un po' tempo e soldi. A quei tempi si giocava solo per scommessa in denaro e proprietà. I gesuiti avendo una presenza presso gli aristocratici del tempo furono quelli che per primi diffusero il gioco in quella ristretta cerchia. Gesuiti radicati in Italia del sud e Spagna, cosi' non è un caso che le prime aperture furono studiate proprio da persone che erano italiani e spagnoli..preti per lo piu'.
    Preti e latifondisti avevano piacere di sapere che gli scacchi fossero "il nobil gioco".
    Uno scacchistista "ci lascia" quando smette di giocare e non quando fisicamente muore.
  14. Utente: idee originali

    17/04/2013, 21:15:17

    visto quante volte ho ripetuto "tempo" ? Perchè c'è tempo e tempo per dire qualcosa. E questo non era il giusto tempo (momento) per dirlo.
  15. Utente: lamorteoscura

    04/01/2015, 11:34:53

    Salve, mi permetto di dissentire totalmente da "idee originali" e "bulletmaster" invece mi allineo con "zack" e "Depamas".
    Fermo restando il dispiacere per la morte della bimba che aspettava il padre alla maratona questo è un sito di Scacchi e come tale si parla di argomenti inerenti ad essi.
    dispiacere massimo per la morte di Robert Byrne ma in fondo gli scacchisti non ci lasciano mai...resteranno sempre le loro memorabili partite a ricordarli!
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