Qualche mese fa avevo pubblicato un articolo scherzoso, una "bufala", dove affermavo che un super-computer americano aveva "risolto" in maniera matematica il gioco degli Scacchi... Ma ecco che dal sito della ChessBase arriva una notizia che ha dell'incredibile!
Chi non conosce Vasik Rajlic, l'autore del famoso Rybka? Dopo la tempestosa polemica con la ICGA e la sua successiva squalifica a vita, Vasik è letteralmente sparito e non si è più saputo nulla di lui così un giornalista tedesco, Frederic Friedel, ha pensato di andare ad intervistarlo nella sua nuova casa di Budapest.
Era già da diversi anni che Vasik si stava interessando ai cluster ed ai super computers, tanto che ne aveva messo a punto uno estremamente potente, il famoso "Rybka-Cluster", composto da 300 processori. Il Rybka-Cluster, come ha dichiarato lo stesso Rajlic, è stato utilizzato per le loro analisi da diversi campioni del mondo e candidati al titolo. Questa potentissima macchina era giustamente definita come "la più forte entità mai costruita dall'uomo per giocare scacchi"... Questo fino a ieri!
Vasik infatti sta mandando avanti un'interessante collaborazione col "Dipartimento di Analisi Semantica ed Integrazione" della IBM che gli ha fornito un cluster a parralelismo massiccio composta da... Udite, udite...
2880 core da 4,25 GHz ognuno e 16 (sedici!) TeraBytes di RAM. Un hardware ancora più potente di quello utilizzato dalla IBM stessa per vincere il famoso show televisivo "Jeopardy". Su questo incredibile "mostro" è stata installata una versione speciale di Rybka che si interfaccia con il Rybka-Cluster, ora ridotto al compito di "smistatore dei task" per i quasi 3000 processori del super-server IBM.
Ma a cosa serve questa incredibile potenza di calcolo? Non c'è giocatore o computer sull'intero pianeta Terra che possa confrontarsi con tale mostro. La risposta di Vasik Rajlic ha dell'incredibile:
«No, non mi interessano le sfide. Stiamo utilizzando questo Hardware per risolvere alcune aperture.»
E continua:
«Abbiamo sviluppato un algoritmo che cerca di classificare le posizioni degli scacchi in vincenti, patte e perdenti. Utilizzando questo algoritmo, abbiamo appena finito di "classificare" Il Gambetto di Re. In altre parole, possiamo affermare con assoluta certezza che il Gambetto di Re è ora "risolto". E 'risolto, nel senso che oggi noi ne noi conosciamo l'esito, così come sappiamo il risultato della maggior parte dei finali a 5 e 6 pezzi. Solo che qui si tratta di una singola posizione di partenza... Dopo aver giocato solamente due mosse: 1.e4 e5 2.f4 exf4. Ora sappiamo il risultato esatto di questa posizione, assumendo naturalmente che ambedue i colori giochino in maniera perfetta... E anticipo subito quella che sarà la tua prossima domanda: c'è una sola mossa che permette al Bianco di pareggiare ed è un po' sorprendente a dire il vero: 3.Ae2. Qualsiasi altra mossa perde forzatamente.»
In pratica, utilizzando un innovativo (e geniale a dire il vero) algoritmo di ricerca, accoppiato alla formidabile potenza di calcolo del super-server, Vasik è riuscito a "tagliare" un numero enorme di posizioni, tanto da poter dichiarare "risolto" il Gambetto di Re con una accuratezza molto elevata. In questo periodo Vasik sta gia lavorando su altre aperture e credo che fra qualche mese ne vedremo delle belle!
Sorprendenti, da lasciare senza fiato!, le varie conclusioni emerse dalla "soluzione" del Gambetto di Re. Ad esempio la continuazione 1.e4 e5 2.f4 exf4 3.Cf3... E' forzatamente perdente! Inoltre, in questo caso, vengono confermate in pieno le analisi eseguite da Fischer oltre 40 anni fa, dove affermava che la miglior risposta del Nero è 3... d6. Il super-computer conferma che quella indicata da Fischer è l'unica continuazione vincente per il Nero, mentre le altre consentono al Bianco di pareggiare! Onestamente, pur essendo un convinto sostenitore dei motori, vedo ammettere che una cosa del genere mi lascia a bocca aperta... Ma andiamo avanti sul gambetto di Re.
«L'albero di ricerca dei computer non è particolarmente intuitivo, ti dice ciò che deve essere giocato in ogni posizione, ma non ti spiega il perché. Dopo 3.Ae2, il Nero dispone di 30 risposte legali, di cui 27 di esse portano ad un pareggio. Fra queste troviamo anche delle mosse assurde come ad es. "3... h5" e "3... f6". Dopo la mossa più comune, 3 ... d5, il Bianco deve giocare l'ovvio 4.exd5!, Dopo di che il Nero ha 36 mosse legali, 29 delle quali pareggiano, e ancora una volta fra di esse troviamo mosse assurde come 4... h5 e così via...«.
A questo punto il giornalista non ha saputo trattenersi di chiedere a Rajlic:
«Ma a cosa può servire tutto questo ai giocatori "umani"? Quali risultati pratici può offrire questa ricerca?»
«Molti di più di quanto tu possa immaginare!» Ha risposto Vasik.
«Ad esempio si potranno conoscere le linee teoriche più sicure per arrivare ad un pareggio o alla vittoria ed inoltre stiamo analizzando i risultati per cercare di trovare alcuni nuovi principi strategici. Un aspetto interessante che sta emergendo da queste ricerche è che ci sono delle linee di gioco, erratamente considerate inferiori o perdenti che sono invece perfettamente giocabili. Questo darà ai giocatori di tutti i livelli molte più opzioni di quelle attuali nella scelta del loro repertorio. Abbiamo trovato inoltre che molte posizioni di medio gioco, che sono state oggetto di accesi dibattiti, sono in realtà forzatamente vincenti per uno dei due colori.
Una delle scoperte più interessanti che sono emerse però è che ci sono delle linee di gioco, teoricamente corrette, dove il Nero "tende" a sbagliare molto più facilmente del Bianco e questa tendenza sembra essere molto più forte in alcune varianti di apertura rispetto ad altre. Non sappiamo ancora come spiegare il perchè di questa tendenza, ma è comunque un dato di fatto estremamente interessante. »
Effettivamente, questa "tendenza all'errore" tipica di certe aperture tira in campo un miscuglio di psicologia, statistica, tattica e strategia scacchistica estremamente affascinante e promettente... E sono sempre più convinto che queste ricerche porteranno ad una vera e propria "rivoluzione" nel nostro gioco.
[Fonte: ChessBase.]
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Utente: JackRipper
03/04/2012, 09:39:40