Senso pratico contro paura irrazionale.

» Gambetto - Inserito da Carotino il 29/11/2012, 22:47:56

Quando si va a giudicare un'apertura "strana" come ad esempio il Gambetto Greco, il Blackmar-Diemer oppure l'Albin, dovremmo farci guidare più dal senso pratico che dal pessimismo. Uno dei principali timori che hanno i cosiddetti "giocatori medi" è che se giocano un'apertura "dubbia", questa sarà immediatamente demolita dal proprio avversario!
Dalla mia esperienza personale, ma anche da molti altri "pazzi" che si dilettano con questo tipo di aperture, posso tranquillamente affermare che questo non succede praticamente MAI. La ragione di questo è che nessuno sa nulla di sostanziale circa un'apertura strana come l'Albin, il Gambetto Greco, o lo Shara Henning. La maggior parte dei giocatori fino ai 2000, 2200 punti conosce solamente qualche mossa ed il giudizio dell'Enciclopedia delle Aperture, o del manuale di Nunn, riassunta in un laconico "+/-" o "-/+".
Un qualsiasi "non professionista" è troppo impegnato ad approfondire le linee principali del suo repertorio ed è più facile che egli conosca la 27a mossa di una qualche variante della Najdorf, piuttosto che la 3a mossa di un Albin o di un Lettone!
La cosa più divertente è che i risultati più eclatanti si ottengono proprio giocando varianti sfacciatamente "perdenti" e spesso con una facilità sorprendente! Comincio con un esempio personale. Qualche mese fa ero a Roma per disputare un torneo fra motori e, avendo finito presto il mio turno, mi fermai a chiacchierare col simpatico Alex Morozov, l'autore di Boot che era nella mia stessa situazione. Naturalmente la conversazione proseguì subito dietro una scacchiera dove Alex, dopo avermi dato tre o quattro "mazzolate da olio santo", mi confessò di avere un punteggio intorno ai 2340 punti ELO (altro che caramelle!). Fu così che, non avendo nulla da perdere, decisi di presentargli una mia cara e vecchia conoscenza, "Messer Greco" in versione originale:

1.e4 e5 2.Cf3 f5 3.Ac4 fxe4 4.Cxe5 Dg5?!

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Fen: rnb1kbnr/pppp2pp/8/4N1q1/2B1p3/8/PPPP1PPP/RNBQK2R w - - 0 1


La variante antica, ormai completamente demolita dalla teoria e conosciuta anche come Variante Avvelenata.

5.d4 Dxg2 6.Dh5+ g6 7.Af7+ Rd8 8.Axg6 Dxh1+ 9.Re2 c6

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Fen: rnbk1bnr/pp1p3p/2p3B1/4N2Q/2BPp3/8/PPP1KP1P/RNB4q w - - 0 1

Finora abbiamo giocato tutte mosse naturali e "teoriche. Oggettivamente il Bianco, in cambio della Torre, ottiene un attacco "bestiale" e alla fine ne esce vincente. In teoria.
Ora però pensiamo al lato pratico. Senza tanto star lì a menarla, prendete un qualsiasi manuale che parli del Greco (o Lettone, o Lavtian) e cercate questa variante. Ci troverete che al Bianco servono ben altre 23 mosse precise ed energiche per concretizzare il suo vantaggio. Un po' troppe, credo, per ricordarsele tutte o solamente per averle lette! In soldoni, preferisco essere il Nero con una Torre in più che il Bianco con nebuloso "attacco vincente". Puntualmente, Alex iniziò un'aggressiva "King hunting" con 10.Ag5+, ma non riuscì a "far la festa" al mio reuccio e dopo diverse semplificazioni si ritrovò in un finale perduto con una Torre in meno. Quella Torre che aveva sacrificato "secondo teoria"! biggrin.gif
Vabbè, partita a tempo breve e senza impegno, sicuramente in torneo le cose sarebbero andate in ben altra maniera ma dalla faccia che aveva, Alex non era molto contento di aver perso in questo modo!

Ecco adesso un esempio più serio che insegna a non fidarsi mai troppo della teoria e dei giudizi del tipo "il Bianco (o il Nero) è in netto vantaggio e può concretizzare facilmente il suo vantaggio", oppure "...e la vittoria è sola una questione di tecnica", oppure ancora il nebuloso "il Bianco (o il Nero) ha un gioco più sciolto/comodo"... Per un Gran Maestro probabilmente queste cose sono verissime, ma per i comuni mortali è tutta da vedere! Ecco un esempio tolto da un famoso (e abbastanza recente) manuale sulle aperture.

1.e4 e5 2.Cf3 f5 3.Ac4

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Fen: rnbqkbnr/pppp2pp/8/4pp2/2B1P3/5N2/PPPP1PPP/RNBQK2R b - - 0 1

Questa è indicata come la miglior continuazione contro il Lettone. "La più semplice, la più logica e la più sicura" afferma il manuale ed infatti non fa una grinza: sviluppa aggressivamente un pezzo, prepara l'arrocco e pone le premesse ad un futuro assalto sul punto debole per eccellenza (nei giochi aperti) il mitico f7. Ma andiamo avanti.

3... fxe4 4.Cxe5 d5!

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Fen: rnbqkbnr/ppp3pp/8/3pN3/2B1p3/8/PPPP1PPP/RNBQK2R w - - 0 1

E gia qui cominciano a lampeggiare diverse spie d'allarme per il Bianco! Alla naturalissima 5.Ab3 segue la micidiale 5... Dg5! ed il Nero si ritrova di colpo in posizione vincente... Ma supponiamo che egli sia un tipo diligente e si sia studiato un po' di teoria, oppure che non sia proprio uno sprovveduto totale, così egli gioca meglio con:

5.Dh5+ e dopo 5... g6 6.Cxg6 hxg6! (il sacrificio di Fraser) 7.Dxh8 Rf7

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Fen: rnbq1bnQ/ppp2k2/6p1/3p4/2B1p3/8/PPPP1PPP/RNB1K2R w - - 0 1

Ci ritroviamo in una posizione molto simpatica, in cui il Nero ha ottenuto un compenso tremendo per il materiale sacrificato. Interessante la prova di far analizzare la posizione a un motore. Questi valuterà la posizione nettamente favorevole al Bianco e solo dopo LUNGA (molto lunga!) elaborazione il vantaggio comincerà a calare vistosamente, fino ad arrivare alla completa parità.
Qui adesso il Bianco deve conoscere molto bene le varianti perchè il semplice "buon senso" o le valutazioni generali possono non essere sufficienti. Ad esempio, dopo la naturale (e comunque corretta):

8.Ab3 Ag7 9.Dh7

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Fen: rnbq2n1/ppp2kbQ/6p1/3p4/4p3/1B6/PPPP1PPP/RNB1K2R w - - 0 1

il Nero con Cb8-d7-f8 minaccia semplicemente di papparsi la Donna e la cosa non così tanto semplice da evitare... O lo sai o non lo sai, e la differenza è avere ancora la Donna oppure no!

Avendo tanto tempo a disposizione, il Bianco potrebbe fare un titanico sforzo analitico e trovare la giusta soluzione da solo... Mentre il Nero fa le sue mosse alla velocità della luce! E poi, come la mettiamo poi con lo zeitnot?
Probabilmente un GM o un bravo IM si destreggeranno al meglio e probabilmente conosceranno meglio di noi posizione e varianti... Ma contro di loro si perderebbe con qualsiasi apertura, quindi perchè preoccuparsi?

In conclusione, non date troppa importanza alla cosiddetta "Teoria" che è valida si, ma solamente se si seguono a menadito le varianti, non si commette nessun errore nel medio-gioco e nè tantomeno nel finale... Un po' troppe cose per un dilettante, non vi pare?
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Commenti

  1. Utente: Carotino

    29/11/2012, 23:06:48

    Cavoli Carotino... Sono estasiato dal Gambetto Greco! Anzi, viso che siamo temerari, nelle mie prossime partite giocherò il mitico Gambetto Filiberti: 1.e4 f5!!
  2. Utente: Tarascio Giuseppe

    30/11/2012, 11:46:28

    La linea che discuti è nota come “Latvian Gambit”. C’è un’intera comunità di giocatori che vivono per questa apertura, ma il fatto che nessun Grande Maestro sprechi una sola parola per la sua solidità, aggiunge un significato sinistro a tutte queste linee “secondarie” consigliate su questo sito. Non sono mai intervenuto prima, ma le valutazioni che farò ora valgono per tutti i casi precedenti.
    Riconosco che è piena di trucchetti, ed offre al Nero chances pratiche contro un avversario non preparato.
    Nonostante siano apparse varie “confutazioni”, so che i fans del gambetto trovano sempre il modo per far sopravvivere il Nero (o almeno, così dicono), finchè poi non appare una nuova demolizione e poi una nuova difesa eccetera, in un ciclo all’apparenza infinito.
    Ma bisogna offrire al lettore anche la possibilità di crearsi una propria opinione, supportata dalle fonti. Ho sempre pensato questo, leggendo la marea di articoli apparsi su questo sito su aperture “secondarie”.
    Ad esempio, nel libro “SURVIVE & BEAT ANNOYING CHESS OPENINGS” di Schiller & Watson, gli autori mostrano le linee critiche, più testanti. Copio ed incollo: “The Latvian Gambit has a long and storied history in chess literature. Although it is almost
    impossible to find in the repertoire of a professional player, amateurs, and especially correspondence players, have long found the tactical labyrinth of the main lines to be highly appealing.
    Taking on the Latvian in the main lines requires a bit of knowledge and familiarity with the critical lines is essential.” Quest’ultima frase, di fatto, esclude la maggior parte dei frequentatori di questo sito...
    Entrando nei dettagli teorici, cito solo una linea: 1.e4 e5 2.Cf3 f5 3.Cxe5 ( la mossa più logica, da te non citata. Il Bianco cattura un importante pedone centrale e sfida il Nero a riprenderselo, senza compromettere la sua posizione) 3...Df6 (il Nero ha 5 alternative, tutte demolite dal M.I. Watson con un eloquente “this is easy chess”. Notate solo che se il Nero gioca 3...fxe4? sperando di rientrare nelle linee dell’articolo dopo 4.Ac4, perde subito per 4.Dh5+!) 4.Cc4 fxe4 5.Cc3. Il nome di questa linea è “Leonhardt's Variation”. Non vi annoio con mosse, in quanto avrete già capito che il Bianco è già avanti nello sviluppo ( di solito, è l’autore del Gambetto che cede materiale in cambio di tempi per lo sviluppo!).
    Lascio la parola conclusiva al M.I. Silman, spesso citato positivamente su questo Forum:” There are some theoretical opening lines where Black accepts an apparently miserable defensive task in the belief that it can be drawn after a long and dour defense. Apparently, this is the modern attitude taken in the Latvian Gambit. However, I'm left wondering why people choose to play the Latvian in the first place. Isn't this kind of gambit all about having fun and fighting for the initiative? If so, why would anyone wish to play a gambit that forces them to defend various pawn down endgames where they can make a draw at best?
    It seems clear to me that the Latvian Gambit is refuted as a practical tournament choice.”
    Concludo con un consiglio: andate nelle autostrade, frequentate dai professionisti, e non nelle strade provinciali, piene di buche. Se poi ci andate lo stesso e forate una gomma, sappiate che la colpa è di Carotino...
  3. Utente: Tarascio Giuseppe

    30/11/2012, 11:51:38

    Preciso il senso dell'ultima frase: per "autostrade" intendo le aperture classiche, usate dai Grandi Maestri.
    Non vorrei lasciare la spiacevole impressione di voler paragonare l'articolo di Carotino ad una strada provinciale.
  4. Utente: ghiceda

    30/11/2012, 12:34:31

    Tarascio, io non so nulla di aperture e manco mi piace parlare di aperture, sopratutto in termini di varianti. Mi limito ad apprezzare la logica di sviluppo dei pezzi e del gioco in apertura.
    Quindi faccio un intervento molto generico. Anche tu suggerisci ai sottomagistrali di "tagliarsi" un proprio repertorio, cercando di non dover studiare un mare di varianti da applicare una volta nella vita. Ora le autostrade sono facili ma gli svincoli autostradali sono maledetti, a volte ti ritrovi sulla Bologna-Firenze quando credevi di prendere la Bologna-Ancona.... ok studiare, sono d'accordo. Però... dovendo recarmi non ad Ancona ma solo da Bologna a Faenza... esiste la Via Emilia (che ha mille stradine laterali ma è difficile sbagliarsi)... oppure volendo divagare esiste la statale per Ravenna che è una piccola deviazione....
    Ora, riferito al tuo discorso, sono d'accordo, è giusto cercare di avere una panoramica ampia sulle reali potenzialità delle aperture minori e mettere in guardia sulle difficoltà... però bisogna pur ricordare che le aperture principali non sono facili e tutto può dipendere dagli obiettivi che abbiamo.
  5. Utente: Carotino

    30/11/2012, 13:29:58

    Io penso che ognuno dal suo punto di vista, abbiate entrambi ragione, nel senso che se da una parte è bene orientare un principiante sulle solide e sicure "aperture maggiori", o "principali" (ha gia tanta confusione in testa che è inutile aggiungerne dell'altra!), credo che una volta che questo comincia a evolversi debba anche cominciare ad esplorare, sperimentare, trovare nuove vie... Poi è questione di carattere, c'è chi vuole avere la via sempre tracciata e sicura e quindi non devierà dai sacri testi e c'è chi si diverte ad esplorare i sentieri impervi e pieni di pericoli.
    Il bello degli scacchi è che sono una guerra incruenta e la peggior cosa che ti può capitare è perdere la partita e quindi la sperimentazione non è poi così terribilmente pericolosa... :-)

    Ne approfitto per segnalarvi che apriro una discussione su alcune varianti del Gambetto Greco, usato con fini posizionali (quindi non aggressivi) che si è rivelato molto interessante.
  6. Utente: harmon

    30/11/2012, 13:53:59

    Quello della scelta dell'apertura è un argomento 'maledetto': appena lo si tocca si rischia la polemica. Eppure di fatto non mi sembra il problema decisivo.

    Carotino diceva che se giochi contro qualcuno molto più forte si perde comunque: mi sembra una considerazione tanto ovvia quanto spesso dimenticata.

    Voglio dire che il problema non è tanto cercare l'apertura che ti fa vincere entro la decima mossa, perché se succede il merito non è dell' apertura ma semmai della differenza di elo fra i due giocatori.

    Il problema è piuttosto cercare l'apertura che fa crescere le nostre competenze e permette di migliorarci (di incrementare quelĺ'elo che poi farà
    la differenza contro avversari più deboli).

    Ma a quel punto non credo che sia decisiva la scelta della Siciliana o del Gambetto Greco, quanto semmai il tipo di preparazione con cui si lavora all'apertura (gestione del repertorio, studio dei mediogiochi e finali correlati, ecc.)

    D'altra parte posso capire che a livello alto il problema sia completamente diverso e che molto difficilmente un GM preferirá il Greco alla Siciliana.
  7. Utente: apefrizzola

    30/11/2012, 14:09:10

    Ciao a tutti come ben sapete sono un cultore delle aperture e varianti minori,vuoi per curiosità,vuoi per trovare nuove armi da aggiungere al mio repertorio,mi sono cimentato spesso in partite amatoriali on line(pochissime a tavolino per ragioni di tempo) con alterni risultati.
    Daccordo che molte linee le ho abbandonate perchè rischiose o mi facevano entrare in finali poco favorevoli ma perchè non sperimentare perchè non battere nuovi sentieri,senza perdere di vista quelli che sono i canoni principali degli scacchi(il centro,le strutture pedonali etc. etc.).
    A questo proposito vorrei un parere spassionati da tutti voi sull'ultimo lavoro del maestro De Santis "la difesa Ipermoderna" di cui allego il link dell'anterprima in pdf dove vengono esposte le idee,le strutture etc.etc.
    http://www.edizioniediscere.com/anteprima_difesa_ipermoderna.pdf
    Grazie in anticipo un caloroso saluto a tutti
  8. Utente: Tarascio Giuseppe

    30/11/2012, 14:56:24

    Quando scrivo qualcosa, lascio sempre dei "messaggi subliminali". Insomma, ho sempre un "doppio fine". Lo esplicito, prendendo come spunto la frase citata sopra "especially correspondence players, have long found the tactical labyrinth of the main lines to be highly appealing".
    Secondo me, Scacchi per corrispondenza (assistita dai motori), blitz/bullet online (sotto i 3 minuti a testa) e Scacchi a tavolino (OTB, on the board) non sono "facce diverse dello stesso gioco" ma tre giochi diversi. Se io dicessi "conosco due giocatori che usano due racchette, una rete ed un a pallina" potrei parlare di un tennista e di un giocatore di ping-pong, senza offendere nessuno dei due. Ora, SECONDO ME (posso anche sbagliare!) GS è un sito per i "giocatori per corrispondenza": ovviamente, a questi giocatori sono utili un buon hardware, vari motori, un repertorio d'apertura come quello consigliato negli innumerevoli articoli di Carotino ecc. Ovviamente, spendere soldi in lezioni da un istruttore è pura follia! Alla seconda categoria (bulletman) servono aperture come l'Hippo, l'Ammonia (1.Ch3) quella di Bobby Fischer (1.f3 2.Rf2 ci sono aneddoti molto simpatici, raccontati da Nigel Short). Un buon mouse e una buona connessione è essenziale: soldi spesi bene, suppongo! Infine, gli scacchisti OTB: questi hanno bisogno di un repertorio "a 4 corsie", ma col navigatore acceso (capita l'antifona, Ghiceda? ahahaha). Credo che molte polemiche passate siano frutto di questo equivoco: occorre tenere sempre in mente la distinzione tra il tennista ed il pongista, che, ovviamente, non si allenano entrambi sparando palline contro un muro...
    Carotino dovrebbe iniziare i suoi articoli con una scritta: NO OTB (tipo No-Ogm, No-TAV). Così almeno uno saprebbe a chi sono rivolti, i consigli di apertura. Bye
  9. Utente: Carotino

    30/11/2012, 16:22:23

    Mah, alla fine per gli scacchi sono sempre e solo scaccchi, quello che cambia è solo l'approccio e questo sarà regolato da una sola cosa:

    il tempo disponibile per pensare, direttamente proporzionale con l'accuratezza nel gioco.

    Ad esempio in una blitz o in una bullet il fattore prevalente il tempo, quindi largo a sorprese e trucchetti psicologici. Anche il fattore materiale è poco importante di fronte al tempo e quindi via con sacrifici assurdi! C'è chi dice che questi non sono scacchi e in parte ha ragione, ma può essere utile per sviluppare il colpo d'occhio.
    Andando più su troviamo le rapid che sono quasi come una normale partita OTB, ma permettono ancora un cero approccio "sbarazzino" anche se non come nelle blitz.
    Oltre il normale gioco OTB abbiamo il gioco per corrispondenza, con largo uso del computer nelle analisi, quindi qui ifattori di accuratezza e precisione devono essere ai livelli massimi, dall'apertura al finale. La psicologia e la sorpresa sono ai livelli minimi, anche se comunque restano presenti.
    Discorso per simile per l'Advanced Chess che si colloca a livelli intermedi fra OTB e Corrispondenza.
    Qual'è il migliore? Il più bello? ... Beh, qui è solo questione di gusti personali, un po' come per le donne (che Iddio le benedica!) o per le squadre di calcio. Ognuno è sicuro che la sua scelta è la migliore di tutte le altre e guarda gli altri con un po' di altezzosità... Ma qualunque sia la "specialità" scelta, l'unica cosa importante sia quella di farla bene e "seriamente".
  10. Utente: TylkoSzachy

    30/11/2012, 16:40:14

    "Messaggio subliminale" per an alogia mi viene in mente lo "stress ossidativo" e lo scacchista che non conosce aperture principali non è un "signor" di scacchi....Carotino e quello altro fate per finta di non conoscere apertura di scacchi per fare per scherzo a "messaggio subliminale"
    Queste aperture sono per giocatori storditi
  11. Raffaele Sannino

    30/11/2012, 17:12:14

    Come già scritto in un commento precedente, io considero le varie cadenze con cui si gioca ,sempre e solo scacchi.L'unica differenza tra il bullet, blitz ,tempo lungo e corrispondenza è la quantità di tempo disponibile per riflettere,almeno dal mio punto di vista.Non ho la presunzione di pensare che quanto è valido per me ,lo sia per tutti,però posso garantire che (ci crediate o no)io gioco sempre le stesse varianti in tutte le cadenze che ho indicato.Per completezza d'informazione aggiungo che sono candidato dal 1994 (ma con lunghi periodi d'inattività)il mio elo fide è 2028,mentre su chess.com ho 1611 nel bullet,1861 nel blitz e 1996 nella cadenza a tre giorni per mossa(on-line chess).Dopo una assenza di circa tre anni, ho intenzione di partecipare ad un torneo FSI,spero il tre Gennaio a Milano e intendo giocare le stesse aperture che gioco sul web.Mi rendo conto che forse rappresento l'eccezione e non la regola,ma credo che sia eccessivo,quando si parla di scacchi, paragonare il tennis con il ping-pong.P.S.Dimenticavo una cosa :nel gioco per corrispondenza non uso nè database nè motori;considero gli scacchi una sfida contro me stesso,con l'assistenza degli engine, la partita diventa un esercizio di stupidità.
  12. Utente: Tarascio Giuseppe

    30/11/2012, 18:20:23

    Complimenti, Raffaele! Giocare sempre le stesse varianti (lo stesso repertorio) in qualunque cadenza di tempo è la chiave del successo in apertura. Solo così si può "migliorare a Scacchi". Concordo con te anche sulla critica al mio paragone, eccessivo e fuori luogo, usato col tennis/ping pong: era solo una metafora per spiegare il mio pensiero, nulla più.
  13. Utente: leonedilernia

    30/11/2012, 19:25:41

    secondo me ai nostri livelli (ovvero da un 3N a un maestro ovvero i non professionisti) se si ha una buona visione di gioco si può giocare anche aperture bizzarre o ultra aggressive , l'importante e non essere mai passivi . Io ad esempio in ogni partita magari rischio un pò di più ma voglia avere sempre l'iniziativa!!! comunque anche secondo me giocare le stesse aperture in ogni cadenza favorisce il gioco e la sicurezza sul proprio repertorio
  14. Utente: Lupin

    30/11/2012, 20:11:38

    D'accordo con leone, tra l'altro le autostrade costano care.
    Preferisco le strade secondarie, almeno per il panorama.
  15. Utente: Tarascio Giuseppe

    01/12/2012, 09:03:56

    La scelta "linee principali o linee secondarie" (autostrade o provinciali) non può essere banalizzato ed avrebbe bisogno di una discussione approfondita. Come in tutte le cose, vi sono aspetti positivi e negativi. Cerco di riassumerle, con la premessa che sono considerazioni per il giocatore a tavolino (OTB) e non per gioco per corrispondenza (motori).
    Le linee principali richiedono molto lavoro casalingo, le linee inusuali offrono meno vantaggio ma hanno bisogno di meno manutenzione, e possono sorprendere l'avversario.
    Chi non ha molto tempo per studiare scacchi dovrebbe preferire varianti meno conosciute, perchè è richiesto meno lavoro per ottenere una discreta conoscenza dell’apertura. Se giochi un sistema insolito e conosci i suoi piani tematici e le idee, dovresti trovarti più a tuo agio anche in situazioni difficili.
    Altro potenziale problema delle linee principali è che, con qualche mossa accurata, il tuo avversario spesso può pareggiare rapidamente il gioco, se è il Nero, o andare in vantaggio, se è il Bianco.
    Invece, il vantaggio di giocare linee principali è che hai accesso a grandi databases, puoi vedere cosa giocare, e puoi vedere come forti giocatori maneggiano queste linee. Spesso puoi giocare venti o più mosse di teoria senza pensare, guadagnando tempo prezioso sull’orologio. E non è cosa da poco oggigiorno, considerando i tempi rapidi degli attuali tornei week-end!
    Lo svantaggio è che devi trascorrere molto tempo a studiare il tuo repertorio, in quanto devi essere sempre sicuro di essere aggiornato sulla teoria – il tuo lavoro sarà
    distrutto se non conosci la grossa novità di Topalov dell’ultima settimana ... e il tuo avversario sì!
    Ed infine, avrai anche bisogno di un’ottima memoria!
    Quindi, la vera domanda è: quanto tempo hai da dedicare allo studio? Quale categoria vuoi raggiungere a tavolino? E qui mi fermo, ovviamente.
  16. Utente: apefrizzola

    01/12/2012, 14:25:49

    Gentile Tarascio non capisco questa insistita differenziazione tra gioco a tavolino e corrispondenza,che equivale secondo la tua opinione,all'utilizzo dei motori.
    Sta all'onestà intelletuale della persona,così come sottolineato anche da altri utenti,se utilizzare un engine ma così ,almeno per quanto mi riguarda,si perde tutto il bello del gioco.
    Inoltre non trovo nessuna differenza studiare linee principali o cosidette secondarie ma giustamente valutarle in base alle proprie attitudini e capacità.
    C'è anche da dire che la teoria delle aperture è in costante evoluzione un esempio su tutto,negli anni 70 la difesa Russa o Petrov era considerata minore e perdente rispetto ad altre difese,oggi è considerata tra le piu' solide a disposizione del nero per pattare, quindi definire minore oggi un apertura( che domani potrebbe non esserlo piu') ed invitare a non studiarla non mi sembra un buon consiglio,bisogna essere più flessibili e non dogmatici.
    Poi indipendentemente dalla scelta di apertura la preparazione base quella sì che è importante, i fondamentali,le strutture pedonali,gli avamposti,i set up,i finali e chi piu' ne ha piu' ne metta.Una volta che un giocatore ha nella propria cassetta degli atrezzi questi elementi può usare qualsiasi apertura maggiore o minore che sia a tavolino o a corrispondenza od on line.
    Anche a me piacerebbe fare piu' partite a tavolino ma tra lavoro(negozio)e figli è un po' difficile avere del tempo libero,quindi per godere il gusto di una partita mi devo accontentare del gioco per corrispondenza od on line ma per favore non bollare me e altri come me, a dei giocatori "impuri" ma semplici,umili giocatori ed appassionati di scacchi come lo sei tu.
    Non tutti possiamo essere dei Kasparov o dei Caruana ma come persone abbiamo il diritto di esprimere ed esercitare la nostra opinione o scelta con garbo,pacatezza,rispetto delle regole delle altrui persone ed opinioni.
    Un cordiale saluto
  17. Utente: Tarascio Giuseppe

    01/12/2012, 15:09:57

    Non distinguo i giocatori tra puri (OTB) ed impuri (corrispondenza) anche perchè si tratta...della stessa persona, che in momenti diversi può indifferentemente giocare a tavolino o via email. Io stesso sono stato per anni iscritto all'ASIGC. Dunque, nessun giudizio di valore su queste due categorie di scacchisti. Così come, nel parlare di linee principali e secondarie, avrai notato che ho citato queste ultime come "linee meno conosciute" e non come linee "scadenti o perdenti". Quindi, se ti è parso un intervento aggressivo, spero che questo chiarimento ristabilisca il senso dei miei precedenti post, che ripeto: vi è una differenza tra il gioco a tavolino e quello per corrispondenza. E questo non significa che uno è migliore dell'altro: rivendico solo le differenze, che si rispecchiano poi anche nella scelta delle aperture, nello stesso trattamento del mediogioco eccecc. Infine, per quanto riguarda l'uso dei motori nel gioco per corrispondenza, ho un atteggiamento disincantato: rivendico il diritto di ognuno di usarlo. Mi innervosiscono quei siti che "lo vietano" e minacciano ritorsioni: mi sembra ipocrisia. Dice Bela Toth, Maestro Internazionale FIDE e giocatore per corrispondenza: "sono felice quando il mio avversario usa un motore. Sono sicuro di vincere" (fonte: Telescaco, rivista dell'ASIGC, disponibile anche online la sua intervista) Ciao
  18. Utente: Tarascio Giuseppe

    01/12/2012, 16:48:24

    Ho trovato l'intervista a Bela Toth sul sito ASIGC (avevo il cartaceo): http://www.asigc.it/album/copertine/gen_feb_07.htm E' il numero di gennaio/febbraio 2007 di Telescacco 2007, con la truce faccia di Toth mentre beve la birra...ahahah Come vedi, ho grande stima e RISPETTO del gioco per corrispondenza (io gioco su Chess.com ed ho giocato su game.knot): non li reputo affatto giocatori di serie "B". Però, ritengo che la modalità di gioco influenzi anche l'approccio alla partita: tutto qui! Simili ma diversi: non credo vi possano essere disguidi o polemiche, su questa osservazione.
  19. Utente: Ellbamn

    22/02/2020, 23:36:22

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