Studio di R. Réti

» Analisi - Inserito da Deffo il 31/05/2008, 17:56:47

Da un famoso studio di Réti.

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Chissà quante volte mi è capitato di trovarmi in un finale simile ed abbandonare senza pensarci due volte.
Eppure Réti nel 1921 dimostrò chiaramente che, con il tratto al bianco questo finale può essere pattato.

Sembra incredibile; come fa il re bianco a raggiungere il pedone nero due case più avanti di lui??

Ci sarebbe anche la possibilità di sostenere il pedone bianco e accompagnarlo a promozione, ma anche questo sembra piuttosto improbabile visto che il re nero ha a un paio di case di vantaggio per raggiungere il pedone.

Tuttavia Réti riuscì a collegare i due diversi obbiettivi e con la centralizzazione del re riuscì a pattare.

1.Rg7 h4 2.Rf6! Rb6 (dopo due mosse il bianco minaccia già di sostenere il pedone, infatti a 2..h3 seguirebbe 3.Re7 con chiara patta)

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3.Re5!! h3 (se Rxc6 4.Rf4 e il re è in quadrato) 4.Rd6! h2

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5.c7 Rb7 6.Rd7 ed anche il bianco promuove con inevitabile patta.


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Complimential grande maestro Réti
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Commenti

  1. Utente: Kodiak

    17/11/2011, 23:00:16

    Conosco questo studio, per averlo già visto nel manuale "Lezione di scacchi" di Averbakh e Bejlin
  2. Utente: Luigi335

    18/11/2011, 20:43:45

    Questo celebre studio di Reti è un autentico capolavoro: è quasi incredibile che si possa tirar fuori un'idea del genere in un finale con così pochi pezzi sulla scacchiera!

    Purtroppo questo genere di studi appartengono ormai al passato: quando i "Decabristi" avranno terminato la messa a punto delle Tablebase a 7 pezzi, sarà per definizione impossibile accettare la composizione di nuove "miniature" (ossia, appunto, studi con non più di 7 pezzi sulla scacchiera...)
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