Il valore relativo dei pezzi

» Analisi - Inserito da ghiceda il 16/02/2012, 00:45:47

Qualsiasi libro di scacchi per principianti definisce il valore dei pezzi assegnandogli un punteggio numerico. Questo sistema permette rapidamente di fare 4 conti e avere il “polso” della partita: un’idea di chi sia in vantaggio. Il fatto stesso che questa valutazione numerica differisca, sia pur di poco, tra i vari autori ci fa capire che è indicativa, anche molto, ma non sufficiente.
Chi è qualcosa più che principiante sa di certo che il valore numerico che assegniamo ai pezzi deve in realtà tener conto di altri fattori legati alla posizione e, in generale, per giudicare una posizione non basta fare un conto matematico delle forze nominali sulla scacchiera.
Sarebbe possibile rivalutare il valore nominale dei pezzi in funzione della posizione ma l’operazione è terribilmente lunga e noiosa, oltre che di difficilissima applicazione. Non di meno i chess engine, disponendo di una capacità di calcolo superiore a noi e di una minore inclinazione alla noia, lo fanno.

E noi? Che si fa? Bene in questo articolo esaminiamo un singolo aspetto della valutazione posizionale ovvero il valore relativo dei pezzi.

Assumiamo che il valore dei pezzi cambia a seconda della posizione che essi occupano sulla scacchiera, in relazione anche della posizione di tutti gli altri pezzi, nostri e avversari.

Per discutere del valore relativo dei pezzi dobbiamo esaminarli secondo 4 caratteristiche fondamentali del valore qualitativo. Esso dipende da:
1. La mobilità del pezzo
2. La posizione del pezzo
3. Il ruolo del pezzo
4. La stabilità del pezzo

Mobilità: è la capacità del pezzo di muoversi rapidamente (senza ostacoli, senza percorsi tortuosi) lungo la scacchiera
Posizione: è la collocazione del pezzo sulla scacchiera. Il classico esempio che si porta è il cavallo piazzato in una casa centrale o in un avamposto.
Il ruolo del pezzo è la sua funzione. Possiamo avere: (1) un pezzo fuori dal gioco, che non partecipa a nulla nella posizione; (2) un ruolo difensivo, un pezzo che difende una casa o un altro pezzo; (3) un ruolo offensivo, un pezzo che attacca case o pezzi avversari; (4) un pezzo che contemporaneamente gioca un ruolo difensivo e offensivo.
Il miglior pezzo è sempre quello che esercita un ruolo contemporaneo di difesa e attacco.
Stabilità: è la capacità del pezzo a non essere cacciato o cambiato dalla casa che occupa.

Quanto detto sopra è riferito solamente al valore dei pezzi e non è sufficiente per dare una valutazione posizionale.

Ora, che ce ne facciamo di questa precisazione sul valore dei pezzi? Come incrementare o decrementare il valore dei pezzi, in che misura? Beh, abbiamo già detto che il valore matematico non possiamo calcolarlo, diventa una sensibilità personale nel vedere e valutare. E’ utile ricordare che gli scacchi sono un gioco a somma zero, se il bianco è in vantaggio il nero sta perdendo…. Ecc. quindi possiamo fare “confronti”.

Vediamo qualche esempio, niente per caso il buon Fabiano Caruana ci porta, fresche dalla Russia (Aeroflot 2012), delle partite da studiare.
Di ognuna provate a confrontare i pezzi equivalenti (donna con donna, torre con torre, ecc) per ognuna delle 4 caratteristiche fondamentali del valore relativo dei pezzi

Partita n. 1 dopo 23 … Tc8


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Partita n. 3 il nero vede la possibilità di guadagnare il pedone centrale e5, Fabiano prepara la trappola posizionale costringendo il nero a doppiarsi i pedoni. Guardate dopo 22…. Fxe, al prezzo di un pedone… confrontate gli alfieri…. Studiate l’alfiere nero: mobilità, posizione, ruolo, stabilità.



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Partita n. 6 dopo 20 … Axh4 il nero ha appena preso il secondo pedone ma la scacchiera è dominata dal bianco che presto riprenderà con gli interessi quanto ceduto.



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Quanto detto qui potrebbe fuorviare. Precisiamo: non è semplice giocare semplicemente per migliorare il valor relativo dei pezzi, l’avversario non sta a guardare e potrebbe riequilibrare il tutto con qualche cambio o felice combinazione. Non abbiamo parlato di valutazione posizionale (che si compone anche di altri fattori) ma abbiamo posto l’attenzione su un aspetto, il valore dei pezzi e cercato di porre in risalto come il valore relativo non sia una generica definizione ma può essere studiato con precisione.




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fonte: la definizione del valore relativo dei pezzi in 4 fattori viene da una divulgazione pubblicitaria.
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