Preparazione in apertura: la novità teorica tradita!

» Analisi - Inserito da bini il 26/08/2010, 18:41:10

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Commenti

  1. Utente: vic fontaine

    26/08/2010, 20:11:33

    Carissimo,
    oltre che guardare al futuro, non pensi che potrebbe essere un'idea ripresentare le grandi aperture romantiche del passato (Gambetto di Re, la Partita Italiana, l'Evans o la Due Cavalli), riviste però nella moderna ottica posizionale?
    Capisco che per molti sarebbe un po' come tornare ai libri d'infanzia tipo il "Popoli Uomini Idee" ;-), però non credo che in quelle e in altre antiche aperture sia stato ormai detto e rivelato tutto.
  2. Utente: Pietro94

    26/08/2010, 20:20:24

    Ottimo articolo, Bini. Ricordo di aver letto che Gallagher, grande estimatore dell'Estindiana, una volta giocò un C in b6 solo perchè lo consigliava la teoria (ma lui non capiva quella mossa). Perse malamente la partita e da allora ripete sempre di non giocare mai il cavallo in b6 (naturalmente questo, come gli altri, è un consiglio che non va seguito alla lettera). Perciò, mai fidarsi ciecamente della teoria!

    p.s.: avevo già visto questa partita ed è semplicemente fantastica!
  3. Utente: bini

    26/08/2010, 21:36:38

    Caro Vic, sarebbe interessante, purtroppo non sembra che i top players la pensino così; comunque questo dovrebbe essere pane per i denti del mitico Carotino!
    Sul Gambetto di Re, sull'Evans e sulla Due Cavalli non mi esprimo (sono aperture che non conosco non facendo parte del mio repertorio). Per quanto riguarda invece la Partita Italiana mi sembra ci sia parecchio fermento fra i GM, in particolare nella variante chiusa (quella con d3).
  4. Utente: Carotino

    26/08/2010, 22:42:33

    Il primo a rianalizzare in chiave moderna quelle vecchie aperture fu Larsen, con l'Apertura d'Alfiere e la Viennese, ma ci fu anche Spassky con il Gambetto di Re. In alcune partite adottò anche la taglientissima Variante Steinitz!

    Ultimamente l'interesse si sta spostando sul Gioco Pianissimo, ma anche su alcune varianti della Scozzese.
  5. montesannace

    27/08/2010, 05:25:51

    Larsen non solo fu un grande campione, ma anche un campione di stile : quando perse con Capablanca, aveva mille motivi per giustificarlo alla storia, ma ritenne di rispordere :"è stato il piu' forte".
    In questo sito avevamo lanciato la prova in "una apertura obsoleta" di poter rivedere alcune aperture, partendo appunto da Gioachino Greco, e si passò alla scuola modenese e Philidor. Ma non continuammo. Sarebbe stato sicuramente interessante.
  6. NH Fellini

    27/08/2010, 05:32:13

    Monte, volevi dire Lasker..
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