Laws of chess- La patta per ripetizione di posizione-

» Altro - Inserito da medievil il 03/09/2014, 15:37:59

Tutte le norme comportamentali sulla patta per ripetizione di posizione, viste dalla parte del giocatore.

A CURA DI MAURIZIO MASCHERONI
LIBERAMENTE TRATTO DAL SITO DEL SETTORE ARBITRALE

La richiesta di patta per ripetizione di posizione

Vediamo prima di tutto gli articoli di regolamento interessati:

5.2
(d)La partita può essere dichiarata patta se un'identica posizione sta per apparire o è apparsa sulla scacchiera tre volte(vedere articolo 9.2).

9.2
La partita è patta, su corretta richiesta del giocatore avente il tratto, quando la stessa posizione, per almeno tre volte(non necessariamente con ripetizione di mosse)
(a) è sul punto di apparire, se egli innanzitutto scrive la mossa sul suo formulario e dichiara all'arbitro la sua volontà di effettuare questa mossa, o
(b)è appena apparsa, e il giocatore richiedente ha il tratto.
Le posizioni di (a) e (b) sono considerate le stesse, se lo stesso giocatore ha la mossa, i pezzi delle stesso genere e colore occupano le stesse case,e le possibili mosse di tutti i pezzi di entrambi i giocatori sono le stesse.
Le posizioni non sono le stesse se un pedone che poteva essere catturato en passant non può più essere catturato in questo modo. Quando il Re o una Torre sono obbligati a muovere, si perderà il diritto di arroccare, se lo si ha, solamente dopo che si è mosso
.

9.4
Se il giocatore tocca un pezzo come da articolo 4.3 senza aver formulato la richiesta di patta in base all'Articolo 9.2 o 9.3, perde il diritto a chiederla per quella mossa.

9.5
Se un giocatore chiede la patta in base all'Articolo 9.2 o 9.3, può fermare entrambi gli orologi(vedi articolo 6.12.b).Non è permesso ritirare la richiesta.
(a)Se si verifica che la richiesta è corretta la partita è immediatamente patta.
(b)Se si verifica che la richiesta non è corretta, l'arbitro deve aggiungere tre minuti al tempo rimasto al suo avversario. Dopodichè la partita continuerà. Se la richiesta è basata su una mossa programmata, tale mossa deve essere eseguita in base all'Articolo 4..


Non esiste la ripetizione di mosse
E' necessario prima di tutto sgomberare il campo da una falsa convinzione: non esiste la patta per ripetizione di mosse, bensì la patta per ripetizione di posizione, che è cosa ben diversa.
Molto spesso la stessa posizione viene raggiunta con tre sequenze di mosse diverse l'una dall'altra. Si pensi solo al fatto che, data una posizione, per fare che la stessa si ripeta tre volte, è necessario arrivarci per altre due volte soltanto: in questo caso le mosse verrebbero ripetute solo due volte.
Anche il famoso scacco perpetuo è solo una rappresentazione della stessa posizione che si ripete.
La prima parte dell'articolo 9.2, a fugare ogni dubbio, cita esplicitamente questo fatto: non necessariamente con ripetizione di mosse.

La patta non è automatica
L'articolo 5.2 dice una cosa importante: la partita può essere dichiarata patta. La patta non è automatica al verificarsi della condizione necessaria(triplice ripetizione di posizione), ma è necesario che venga effettuata esplicita e corretta richiesta da parte di uno dei due giocatori(della cosa si occupa il successivo art.9.2).


Quando le posizioni sono le stesse
Affinchè le posizioni siano le stesse è necessario che:
1. il tratto sia sempre allo stesso giocatore
2. pezzi dello stesso genere e colore occupino le stesse case
3. tutte le possibili mosse dei pezzi di entrambi i giocatori siano le stesse
4. i diritti all'en-passant e all'arrocco di entrambi i giocatori siano gli stessi

Il punto(1) è sufficientemente autoesplicativo.

Il punto(2) dice che cavalli e torri possono scambiarsi la posizione, senza per questo inficiare l'eguaglianza della posizione. Abbiamo un cavallo in c3 e uno in f3, e dopo varie mosse quello in c3 si è spostato in f3 e viceversa: questo spostamento non cambia la sostanza della posizione, e quindi tale posizione potrebbe essere considerata valida per una richiesta di patta per ripetizione di posizione. Lo stesso vale per due torri o per eventuali pezzi derivanti da promozione(in questo caso anche una promozione ad alfiere può dare luogo ad uno scambio di posizione con l'alfiere occupante case dello stesso colore).

I punti (3) e (4) sono quelli più difficili da comprendere e perciò ricorrerò ad un esempio pratico.
Si supponga di essere arrivati in questa posizione:




abcdefgh
8
8
7
7
6
6
5
5
4
4
3
3
2
2
1
1
abcdefgh
Fen: rnbqk2r/ppp2ppp/3p1n2/2b1p3/4P3/P1N2N2/1PPP1PPP/R1BQKB1R w - - 0 1

La partita potrebbe continuare così:

1.Ab5+ Fotografate questa posizione!
1...Rf8
2.Ac4,Re8
3.Ab5+ Fotografate questa posizione!
3...Rf8
4.Ac4,Re8
5.Ab5+ Fotografate questa posizione!

Le tre foto che abbiamo scattato rappresentano tre posizioni visivamente identiche.
Supponiamo che adesso il Nero faccia richiesta di patta.
L'arbitro deve accettare la sua richiesta? Vediamo:
. il punto(1) è soddisfatto: in tutte le posizioni, è sempre il Nero ad avere il tratto.
. il punto(2) è soddisfatto: pezzi dello stesso genere e colore occupano le stesse case.
. il punto(3) è soddisfatto: le mosse possibili di tutti i pezzi sono sempre le stesse.
. il punto(4) non è soddisfatto: nella prima posizione il diritto di arrocco del Nero era temporaneamente sospeso; nella seconda e terza posizione il diritto di arrocco del Nero è ormai perennemente precluso.
La richiesta di patta verrebbe perciò respinta.
Esempi simili possono essere fatti per la presa en passant.

Come richiedere la patta
Le modalità di richiesta di patta sono precise, ma anche molto misconosciute dai giocatori, che spesso commettono errori imperdonabili.
Premesso che il più delle volte entrambi i giocatori, avendo cooperato per il raggiungimento delle tre posizioni, si mettono d'accordo tra loro per la patta senza richiedere l'intervento dell'arbitro, capita a volte che solo uno dei due stia cercando il pareggio, mentre l'avversario non è d'accordo, ma...come dire...ha fatto male i conti e quindi si trova coinvolto suo malgrado nella situazione. In questo caso, il giocatore che fa la richiesta deve essere estremamente preciso e formale, pena la ricusazione della richiesta da parte dell'arbitro.
Ci sono due situazioni possibili: la posizione è appena apparsa, oppure la posizione sta per apparire.

Come richiedere la patta quando la posizione è appena apparsa
E' la situazione più semplice. La ripetizione è stata causata da una mossa dell'avversario e il giocatore che a questo punto ha il tratto può fermare l'orologio e richiedere l'assistenza dell'arbitro, il quale, dopo la ricostruzione della partita su un'altra scacchiera, provvederà ad accettare o ricusare la richiesta.

Come richiedere la patta quando la posizione sta per apparire
La situazione più difficile e nella quale è necessario che il giocatore che fa la richiesta abbia un minimo di sangue freddo.
La terza ripetizione non è ancora avvenuta, ma avverrebbe qualora il giocatore facesse una certa mossa: in questo caso il giocatore non deve materialmente eseguire la mossa, ma deve soltanto segnarla sul formulario, fermare facoltativamente l'orologio, e chiedere l'assistenza dell'arbitro, segnalando allo stesso la sua volontà di eseguire la mossa preventivamente scritta sul formulario. L'arbitro verificherà.
Rifacendomi all'esempio del diagramma visto prima, se il Bianco avesse voluto effettuare la richiesta, non avrebbe perciò dovuto eseguire materialmente la mossa Ab5+, ma solo segnarla sul formulario.
A causa di questo cavillo, per esempio, a Bratto 2000, nella partita Drabke-Inkiov, il bianco ha perso la possibilità di ottenere il pareggio.
Un caso recente si è verificato nella Bozzali-Astengo(Gorgonzola 2002). Il Nero ha chiesto la patta per ripetizione dopo una mossa del bianco. La richiesta era infondata e sono stato costretto a ricusarla. Sarebbe stata corretta se il Nero avesse segnato sul formulario la mossa Rb5-a5 e mi avesse dichiarato la sua intenzione di eseguirla. Curiosamente, dopo aver riavviato la partita, mi aspettavo che il Nero si sarebbe seduto, avrebbe segnato Rb5-a5 sul formulario, avrebbe fermato nuovamente l'orologio e mi avrebbe chiamato ancora in causa: in questo caso la sua richiesta sarebbe stata corretta. Invece non avvenne nulla di tutto questo, la partita è proseguita con entrambi i giocatori che hanno tentato di forzare per vincere. Tutto sommato, alla fine la cosa andò a vantaggio del Nero, che riuscì a vincere. Non tutti i mali vengono per nuocere:-)

Cosa fa l'arbitro quando la richiesta viene rifiutata
In caso la richiesta di patta non sia corretta, l'arbitro deve applicare le sanzioni previste nell'art.9.5.b.
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