La preparazione in apertura

» Altro - Inserito da bini il 25/01/2009, 16:04:42

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Commenti

  1. Utente: krikko1989

    25/01/2009, 16:19:43

    Grazie dei preziosi consigli bini!
  2. Utente: krikko1989

    25/01/2009, 16:26:51

    Riguardo alla scelta delle partite... su questo sito grazie a molte funzoni sono riuscit a ricavare un bel pò di partite.per esempio tramite il "calcola ECO" ho scoperto che la semi-slava(la mia variante preferita colnero) è la D15 e quindi ora posso ricercare sia in questo sito che in altri siti,partite con ECO D15
  3. Utente: vic fontaine

    26/01/2009, 17:28:55

    Grande Bini e grazie per tutta la tua esperienza pratica che condividi con noi.
    Se ho capito bene, quando parti dai finali ti riferisci ai suddetti come conseguenza delle strutture pedonali che si incontrano tipicamente nelle aperture prescelte, oppure fai come molti manualisti che - scusa l'espressione - "costruiscono la casa partendo dal tetto", ossia esaminare prima "come si vince, in generale?", poi "saputo come si vince, come mediogiocare per arrivarci?", e poi infine "saputo come mediogiocare per vincere, come aprire per arrivarci?"?
    La prima o la seconda che ho detto?
    Cordialmente, Vic
  4. bini

    26/01/2009, 20:59:30

    Carissimo Vic Fontaine,
    direi la prima opzione. Per esempio, quando ho fatto il lavoro sulla mia difesa preferita, la Caro-Kann variante Smyslov, ho notato che l'80% dei finali che si presentavano erano finali di Torre contro Torre e 4 pedoni contro 3 sul lato di re a favore del Nero e 3 pedoni contro 2 sul lato di donna a favore del Bianco; ciò mi ha fatto capire a quale tipo di finale dedicare maggiormente lo studio; dallo studio di questi finali ho poi capito che, data la struttura pedonale sbilanciata, entrambi i colori potevano giocare per vincere. Ho capito altresì, che questa struttura era la conseguenza della spinta liberatrice tematica in c5 che il Nero è obbligato a fare in apertura, o subito dopo, per non dover giocare in spazi ristretti ecc.
    Capisci cosa voglio dire? Studiando le aperture in questo modo si attingono molte informazioni, che altrimenti non si potrebbero capire (ultimamente ho notato che anche molti manuali su una qualche apertura sono strutturati in questo modo!).
    In altre parole, studiare le varianti di apertura senza legarle alle idee che dovranno poi essere tradotte nella pratica durante il centro partita e ai finali che ne possono derivare sarebbe un po' come separare la testa dal tronco e il tronco dalle gambe.
    A presto, Bini
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