Il ruolo dell'intuizione negli scacchi

» Altro - Inserito da krikko1989 il 23/10/2008, 18:44:57

Ogni scacchista sa che in posizioni difficili,che non possono essere dominate dal calcolo,occorre ricorrere ad un sesto senso che è L'intuizione dello scacchista.

L'intuizione che si applica negli scacchi,però,è differente dall'intuizione che si intende generalmente.
Ovvero per intenzione intendiamo:Capacità di scoprire la verità immediatamente,evitando ogni genere di ragionamento logico.

Nella filosofia Premarxista l'intuizione veniva contrapposta al pensiero logico.La differenza principale fra l'approccio materialistico e quello idealistico è nel fatto che il marxismo non separa l'intuizione delle conoscenze ed esperienze già accumualate.

L'intuizione non è possibile senza quel sottile strato inconscio di logica legata all'esperienza.

Molte volte lo scacchista si trova davanti a bivi ovvero:giocare solidamente o sacrificare ecc...
La scelta derivante non deriva da un calcolo,ma da una Valutazione logica.

Molti forti giocatori però si convincono che loro non usano l'intuizione ma giocano solo ed esclusivamente di calcolo,a proposito cito un'affermazione di Suetin:"Ho l'impressione che alcuni importanti Maestri ripudiano le decisioni intuitive e nelle analisi delle proprie partite si sforzano di nasconderle,spiegando in modo falso i propri pensieri con l'arte del calcolo e previsioni a lunga gittata".

Concludendo ognuno di noi ha un intuizione,un senso della posizione che nella partita di scacchi si rivela fondamentale,soprattutto nel gioco rapido.
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