Questo naturalmente è pienamente giustificato per un militare, visto che in gioco c'è la sua vita, ma per uno scacchista?
Certo che si! Tutti i testi paragonano il gioco degli scacchi all'arte della guerra e questa non si limita solamente alle manovre e alle battaglie vere e proprie ma comprende tutta una preparazione di logistica, informazioni, contro-informazioni, spionaggio, sabotagggio, guerriglia, propaganda e... Guerra psicologica... Quindi perchè queste cose non dovrebbero essere applicate alla nostra piccola guerra di legno?
Ecco una simptica tecnica di Dirty fighting da applicare negli scacchi, ispirata ad uno studio del Wall Street Journal appena pubblicato.
Questo studio riguardava il calo di redditività degli impiegati a causa delle numerose distrazioni che ci sono nei moderni uffici: colleghi che parlano fra loro o al telefono, e-mail e tweet in arrivo, chat aziendali, telefonate, ecc.
La parte interessante ed essenziale dello studio rivela due cose:
1) basta una qualsiasi distrazione per far calare immediatamente l'attenzione, ma ci vogliono ben 23 minuti(!) per farla tornare ai precedenti livelli;
2) sono sufficienti 3 secondi di distrazione per RADDOPPIARE la percentuale di errori sul lavoro;
Ecco dunque un'arma psicologica davvero micidiale che potremo usare senza pietà, specialmente in situazioni tatticamente tese o che richiedono un calcolo preciso (che naturalmente avremo creato ad arte!):
a) richiamare l'avversario con qualche domanda banale come ad es.: "scusi, ma l'arbitro dov'è?", oppure "ma lei è di Brescia? No? Eppure... "Ma conosce mica Minetti, quello che adesso è 1N?..". L'importante è far durare la distrazione almeno 3 secondi e il gioco è fatto.
b) altro metodo vigliacco: accusare velatamente l'avversario di aver spostato un pezzo, del tipo: "Ma quel pedone non era in h7? Come mai adesso è in h6?. Al logico e deciso dinniego dell'avversario, scusarsi con imbararazzo e giustificarsi con una scusa... Questo ci aiuterà portare, in maniera mascherata, il tempo di distrazione oltre la fatidica soglia dei 3 secondi.
c) altra scusa ancora: chiedere come mai l'orologio non gira, che sembra fermo, ecc... Naturalmente insistere in maniera petulante fino al superamento dei canonici 3 secondi e poi ritirarsi prontamente con "Oh si, ha ragione, eppure mi sembrava... No, niente, ha ragione lei.".
Una raccomandazione: NON esagerare con le distrazioni, ma riservarle ai momenti "topici" della partita. In genere 2 o 3 azioni per partita sono più che sufficienti e tale soglia non dovrebbe essere mai superata.
Buone vittorie!!
