Attacchi da matto nei finali.

» Allenamento - Inserito da Carotino il 27/10/2012, 14:00:52

Una degli indici principali per sapere che siamo in un finale è l'attività del Re. Se nel medio gioco questi se ne sta rintanato e timoroso nella sua reggia, nel finale il nostro monarca diventa baldanzoso e comincia ad incamminarsi, flemmatico ma sicuro, verso il centro della scacchiera. Un Re attivo nel finale rappresenta un vero e proprio pezzo in più, tanto che Tal lo valutava al pari di un pezzo leggero. Questo in generale, ma gli scacchi sono così vari e imprevedibili che qualche volta il baldanzoso sovrano viene mortalmente infilzato anche in presenza di pochissimi pezzi. Sono casi abbastanza rari che capitano in meno del 5% dei casi, ma capitano!
Ecco un caso tipico:

abcdefgh
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abcdefgh
Fen: 8/8/8/8/6pp/8/4rkPK/R7 b - - 0 1

Si tratta della partita "Lucko-Belousenko", giocata in URSS nel 1976. Il finale è teoricamente patto e i pezzi sono ridotti all'osso. Per il Nero non c'è nessun seguito forzato che gli possa permettere la valorizzazione del suo plus-pedone, così tenta l'apparentemente innocua: 63... Te3!?

Naturalmente non esiste nessuna minaccia e il Bianco potrebbe rispondere con 64.Ta2+ o 64.Tb1, senza nessun problema, ma ritenendo erroneamente che qualunque mossa vada bene, giocò: 64.Ta4? e venne brutalmente infilzato da:


64... Th3+!! 65.gxh3 g2+ 67.Rg2 g1=D#

Questo schema di matto è abbastanza tipico e può esssere applicato in molte situazioni, anche in presenza di più pezzi, come nella "Shablinskij-Ushkal" URSS, 1974:

abcdefgh
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abcdefgh
Fen: 8/1R5p/6p1/p3p3/kp2r1Pr/3RB3/PPP1K3/8 w - - 0 1

Il Bianco, ben conoscendo lo schema di matto precedente, matta senza pietà il Re nero, solo apparentemente al sicuro:

1.Ta3+!! bxa3 2.b3#

Anche nel diagramma seguente, ricavato dalla partita "Durao-Catozzi" Portogallo, 1957, il Re Nero sembrerebbe al sicuro


abcdefgh
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abcdefgh
Fen: 1r6/5RR1/7p/2p1r1p1/2p1P1k1/3P2P1/2P3K1/8 w - - 0 1

Ma viene invece mattato in modo sorprendentemente veloce con:

1Tf4+ Rh5 2.Th4+!! gxh4 3.g4#

Come si vede il motivo è sempre lo stesso del primo diagramma.

Diverso tema invece, ma ugualmente doloroso!, lo possiamo vedere nella "Andersson-Harston" Hastings, 1972-73.

abcdefgh
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1
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abcdefgh
Fen: 3Qn3/1pp2pk1/4q2p/p3p1p1/1Pb1P3/P1P1BPP1/2B3KP/8 b - - 0 1

Il GM svedese - fra l'altro fortissimo finalista! - ha appena giocato attivamente 35.Dd8, ma la posizione è completamente pari e dopo la replica precisa del Nero, 35... Cf6! il Bianco avrebbe dovuto accontentarsi della patta e ritornare mestamente con la DOnna in d1 o in d2, tuttavia non riuscì a vedere il "veleno" nascosto nella replica del Nero ed ingannato dalla semplicità della posizione divenne ingordo...

36.Dxc7?? 36.Dh3+!!

Con evidente abbandono immediato! L'unica sua alternativa sarebbe la scelta fra 37.Rhxh3 Af1# e 37.Rh1 Df1+ 38.Ag1 Dxf3#

Stupefacente anche il matto nella "Ciburnadanidze-Feustel", Tirfils, 1976.

abcdefgh
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2
1
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abcdefgh
Fen: 8/4RR2/p1r3kp/1p1p4/3r2P1/1P4K1/P4P2/8 w - - 0 1

Anche qui il Re Nero sembrerebbe essere abbastanza al sicuro, tuttavia il Bianco pò intessere una mortale rete di matto con:

42f4! Tc2 43.Tg7+ Rf6 44.g5+! hxg5 45. Tgf7+ Rg6 46.f5+ e il Nero abbandona ( 46... Rh5 47.Th7#)

ciao.gif
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