Serafino Dubòis e l'Ippopotamo!

» Allenamento - Inserito da Carotino il 18/08/2011, 00:18:48

Più leggo le vecchie opere del grande Serafino e più ,i rendo conto di quanto abbia perso lo scacchismo italiano "grazie" a quei tromboni che lo hanno boicottato in maniera così vergognosa e per così tanti anni. Pur essendo un amante dei giochi aperti e degli attacchi "romantici", Dubois aveva un profondo senso posizionale e sorprendentemente moderno ed attuale. Ecco l'estratto di un suo articolo del 1868!


L'apertura di fianco 1... b6 ed 1... g6 che suol farsi talora in risposta ad 1.e4, per piantare poi gli alfieri a guisa di bersaglieri in b7 e g7, chiamasi comunemente, in Italia tanto che fuori, Fianchetto di Donna e Fianchetto di Re, contuttochè Ponziani (1782, pag.109) intenda anche 1.c4 ed 1.f4, ed il Cozio invece intenda esclusivamente le ultime due mosse.
Questo impianto di giuoco, arma favorita dei pratici, è sempre stato tenuto in discredito dai teorici, i quali senza darsi molta briga ad analizzarlo, lo ebbero condannato quasi anticipatamente. Così come Lolli e Ponziani, la Neueste Theorie e la Stratègie, e recetenmente gli autori del Grosses Shach Handbuch (Dufrense e Zukertort) son tutti daccordo nel riprovarlo. I difetti che gli vengono attribuiti sono così ricapitolati nello Stratègie (1868, pag.356):
«Il vizio originale della difesa 1... b3», dice essa, «è 1°: l'abbandonare il centro al nemico; 2°: di ritardare lo scioglimento de' pezzi più utili; 3°: di permettere al Bianco di occupare i posti migliori; 4°: di condannarsi ad una strategia difensiva per un buon numero di tratti, dove si richiede una cognizione esatta degli studi teorici.».
Malgrado tutti questi gravi appunti (che se valessero in tutta la lor forza, varrebbero pur anco a ferire la Difesa Francese ed il Siciliano) e la riprovazione quasi unanime degli scrittori, io ho sempre dubitato dell'esattezza dell'opinione corrente, tanto più vedendo oggidì bene spesso adottato il fianchetto, talora con successo, nelle partite d'impegno e persino nei tornei. Mi son dato dunque a raccogliere quanti materiali ho potuto per chiarir meglio questo punto di teoria singolarmente trasandato dagli antichi, nè molto studiato dai moderni, se si eccettua Jaenisch e la Stratègie. Dal criterio, che mi son formato esaminando un gran numero di partite del Torneo di Londra del 1862 e più recentemente, io mi sono sempre più persuaso della ragionevolezza del giudizio recato da Von der Lasa (Handbuch 1864, pag. 289) il quale dando il fianchetto come "giuoco non commendabile", non lo ritiene però in verùn modo svantaggioso a chi lo tenta "purchè", aggiunge saviamente, "si spinga a tempo Pe7-e6 e Pc7-c5", consistendo appunto in ciò, secondo me, la vera difficoltà di questo giuoco, di saper cogliere cioè il momento opportuno di avanzare i detti pedoni, come sarà notato a suo luogo. Anzi, io andrei oltre lo Handbuch, ritenendo che ogni fianchetto, di mossa o di contromossa, tentato nelle prime 3 o 4 mosse dei giuochi stretti o chiusi, e qualche volta anche più tardi, sia generalmente parlando giuoco sostenibile e al tutto sicuro.

1.e4 b6 2.d4 Ab7 3.Ad3 e6 4.f4 c5 5.c3 Cf6 6.De2 cxd4 7.cxd4 Cc6 8.Cf3 Cb4 9.Cc3 Cxd3+ 10.Dxd3 Ab4 11.Cd2 O-O 12.O-O Tc8

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Fen: 2rq1rk1/pb1p1ppp/1p2pn2/8/1b1PPP2/2NQ4/PP1N2PP/R1B2RK1 w - - 0 1

Ed il Nero ha, secondo me, e contrariamente a quanto pensa lo jaenisch, il giuoco più sciolto.

Neumann, della Neue Berliner Schachzeitung, seguito da Zukertort, ritiene che al terzo tiro il Bianco abbia miglior giuoco con 3.d5. Non conoscendo io alcuna analisi al riguardo, darò qui come illustrazione la seguente partita, da me giuocata:

1.e4 b6 2.d4 Ab7 3.d5 c6 4.c4 cxd5 5.cxd5 e6 6.dxe6 fxe6 7.Cc3 Ab4 8.Dh5+ g6 9.Dh3 Cf6 10.a3 Axc3+ 11.Dxc3 O-O 12.f3 d5 13.exd5 Cxd5 14.De5 Cd7 15.Dd4 Tc8

E quant'anco abbia il Nero una pedina isolata, il suo giuoco è più sciolto e suoi pezzi più armoniosamente postati.

1.e4 b6 2.d4 Ab7 3.Ad3 g6

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Fen: rn1qkbnr/pbpppp1p/1p4p1/8/3PP3/3B4/PPP2PPP/RNBQK1NR w - - 0 1

La Stratègie (1868, pag.352) dietro la scorta di Jaenish, disapprova questo secondo fianchetto colle seguenti parole:«Ce coup, continuant un system par trop dèfensive, resserre les Noirs dans un terrain trop ètroit, et permet aux Blancde prendre librement leus dispositions.». Giudizio troppo vago, del quale non dà poi che la giuocata seguente, senz'avvertire dell'errore commesso dal Nero al 10° tiro.

4.f4 Ag7 5.Cf3 d6 6.Ae3 Cd7 7.c4 e6 8.Cc3 Ce7

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Fen: r2qk2r/pbpnnpbp/1p1pp1p1/8/2PPPP2/2NBBN2/PP4PP/R2QK2R w - - 0 1

Questa posizione mi ricorda qualcosa! (N.d.r.)

9.De2 O-O 10.O-O-O

In questa posizione capitale del doppio fianchetto il Bianco si è fortemente stabilito, che aprendo il fuoco contro il Re arroccato, parrebbe a prima vista vincer lui forzatamente. Tuttavia importava bene assicurarsene con qualche studio accurato, ed è quello c'ha fatto l'Autore colla seguente continuazione, nella quale è stato efficacemente coadjuvato dal signor Bellotti. Il risultato però delle loro ricerche non ha corrisposto all'opinione preconcetta, non avendo essi potuto trovare un attacco decisivo per parte del Bianco.

Qualora il Nero voglia esprimere giuoco più gagliardo e rischioso, può effettuare al terzo tiro la mossa di Greco, che talvolta può rivelarsi assai pericoloso. Come illustrazione di ciò, espongo questa mia partita da caffè:

1.e4 b6 2.d4 Ab7 3.Ad3 f5 4.exf5 Axg2 5.Dh5+ g6 6.fxg6 Ag7!

Se 6... Cf6? è matto in due colpi.

7.gxh7+ Rf8 8.hxg8=D+ Rxg8 9.Dg4 Axh1 10.h4 e6! 11.h5 Df6 12.h6 Txh6 13.Axh6 Dxh6 14.Cd2 Cc6 15.c3 Tf8

E in seguito i Neri vinsero la partita, anche se secondo me il giuoco è quasi uguale.

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Fen: 5rk1/p1pp2b1/1pn1p2q/8/3P2Q1/2PB4/PP1N1P2/R3K1Nb w - - 0 1


Il Fianchetto di Re.

Nel Fianchetto di Re si ottengono spesso posizioni simili o uguali a quelle ottenute col Fianchetto di Donna. Jaenish condanna questo ancor più del Fianchetto di Donna perchè, dic'egli: «Affaiblit l'aile royale, et ne procure au Fou qu'unne action sur l'aile de la Dame adverse.». La Stratègie per contro l'avversa un po' meno del Fianchetto di Donna, mentre Loewenthal (Chess Congress, 1864, pag.18) lo trova sicurissimo e riconducente a posizioni simili al Fianchetto di Donna. Posizione questa a cui mi associo.

1.e4 g6 2.d4 Ag7 3.f4 e6 4.Cf3 b6 5.c4 Ab7 6.Cc3 Ce7 7.Ad3 d6 8.O-O O-O 9.Ae3 Cd7

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(E riecco l'Ippo!! n.d.r.)

10.f5 De8 11.Cg5 exf5 12.Dd2 fxe4 13.Cgxe4 Cf5


L'occupare il centro con quattro pedine pare, a prima vista, il miglior modo di situarsi pel Bianco, anche se il Nero avrà sempre occasione di rompere e disunire tale estesa formazione. In tal senso il Nero poteva applicare già al settimo tiro la raccomandazione dello Handbuch, spingendo il Pedone di Alfiere di Donna in quarta casa (7... c5. n.d.r.). Il giuoco poteva, a un dipresso, svilupparsi così:

1.e4 g6 2.d4 Ag7 3.f4 e6 4.Cf3 b6 5.c4 Ab7 6.Cc3 Ce7 7.Ad3 c5 8.d5 exd5 9.cxd5 d6 10.O-O O-O 11.Dc2 Ca6 12.a3 Cc7

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Fen: r2q1rk1/pbn1npbp/1p1p2p1/2pP4/4PP2/P1NB1N2/1PQ3PP/R1B2RK1 w - - 0 1

Quindi spingendo f7-f5, il Nero rompe il centro nemico ed eguaglia il giuoco.

Molto interessante, per parte del Bianco, il trattamento di Paulsen:

1.e4 g6 2.Cc3 Ag7 3.g3

Chi si sarebbe mai aspettato un contro-fianchetto per parte dell'assalitore? Ma già l'abbiam visto in numerose partite che Paulsen ha una predilezione particolare per gli alfieri negli angoli.

3...e6 4.Ag2 c6 5.Cge2 d5 6.d4 dxe4 7.Cxe4 f5 8.Cg5 Af6

Qui Loewenthal preferisce 8... e5 e il pedone, non potendo esser preso convenientemente dal Bianco, poteva a un dipresso avanzare il e4.

9.Cf3 Cd7 10.b3 e5 11.Ab2

Il Doppio Fianchetto in mossa. Meglio però: 11.dxe5 Cxe5 12.Dxd8+ Rxd8 13.Cxe5 Axe5 con giuoco eguagliato.

11...e4 12.Cd2 Ce7 13.O-O O-O 14.c4 c5

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E il Nero ha miglior disposizione di pedine dal lato del Re.
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Commenti

  1. Utente: Kodiak

    27/11/2016, 14:40:00

    È stato un grande giocatore, purtroppo sempre in grandi difficoltà economiche. Chissà come sarebbe andata se avesse trovato un mecenate scacchistico per Londra 1851. Secondo chessmetrics c'è stato un periodo negli anni '50 dell'Ottocento nel quale è stato il più forte giocatore del mondo.
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