Clamoroso: Lou Cypher senza veli!

La confessione di Lou Cypher.

Dal nostro inviato cimiteriale.


Dopo un lungo viaggio in macchina, sono arrivato finalmente arrivato al cimitero di ****. Ormai è quasi mezzonotte e percorro velocemente il vialetto che porta all'interno del cimitero. Il signor Cypher mi ha dato appuntamento nella locale camera ardente, con una chiara imposizione: "Non prima di mezzanotte".
Il vialetto è affiancato da due lunghe file di cipressi avvolti nella nebbia e, lontano, risuona l'ululato di un lupo. Un brivido mi percorre la schiena e mi alzo un po' il bavero del cappotto, anche se so benissimo che non è per il freddo. Ululati di lupi nel centro di Bologna... Pazzesco!
Finalmente arrivo nel centro del cimitero dove le lapidi, illuminate dalla lugubre luce delle lampade a gas (ma dove sono capitato?), proiettano delle ombre inquietanti e misteriose. Ecco, la in fondo c'è la camera ardente e distinguo chiaramente la sagoma del signor Cypher, il suo cranio lucido, il lungo mantello che lo avvolge, i suoi grandi occhi giallognoli che quasi risplendono nella notte nebbiosa... E' veramente una figura inquietante.
Appena arrivato mi porge la mano scheletrica e mi saluta con la sua voce bassa e calda, quasi melliflua.

«Malinconia a lei.»

Rispondo con un timido "buonasera", ma è chiaro che sono decisamente a disagio. Dal luccichio dei suoi occhi e dalla sua espressione di trionfo, capisco che se n'è accorto. E' veramente un essere diabolico.

«Allora?» Gli chiedo, cercando di mostrarmi disinvolto, ma la voce tremula tradisce la mia inquietudine.

«Ha deciso finalmente di rilasciarci un'intervista...»

«Direi più precisamente una confessione.» Risponde Cypher.
«Una chiara e decisa confessione, mio simpatico ammasso di carne decomponibile.»

«Una C-c-confessione?» Balbetto io.

«Precisamente, caro il mio concime organico. Ma la vedo pallida, emaciata... Dovrebbe farsi auscultare il cuore mio caro, si sa, di questi tempi... Domani potrebbe essere gia troppo tardi... Inoltre il suo pallore potrebbe nascondere qualche grave malattia, che ne so, una leucemia o una qualche forma cancerogena maligna... Mi piace la parola "maligna".»

Ecco, quel dannato beccaccione è riuscito di nuovo a spaventarmi! Facendo finta di niente, faccio scivolare la mano nei pantaloni ed eseguo un rapido e tipico gesto scaramantico... Poi mi riprendoo un po' e cerco di proseguire con l'intervista.

«Signor Cypher, non si preoccupi per la mia salute, ma prosegua invece con la sua confessione.»

Poi ecco che accade l'incredibile! Il signor Cypher prorompe in una risata agghiacciante, proprio come quelle che si sentono nei più classici film dell'orrore, poi apre il mantello con un gesto improvviso. Sembra veramente Bela Lugosi nella sua fantastica interpretazione del conte Dracula e... Con un gesto deciso si toglie l'orribile maschera dal viso ed eccolo ridere ancora...

E' quel bastardo di Carotino!! ...Che figlio di p...na!

«Il vero Lou Cypher sono io!» Confessa ridendo il piccolo bastardo.
«Ci siete cascati tutti come dei polli, ma adesso ho deciso di togliermi la maschera!»

Ecco, il serpentello maledetto si toglie anche il mantello.

«Ho comprato tutto in un negozietto di giocattoli, anche la maschera a forma di teschio. Era tutto in offerta speciale... Pensa, c'èra il 35% di sconto!»

Carotino... Un uomo di cui mi fidavo quasi ciecamente! Quello con cui abbiamo giocato innumerevoli partite al Nobile Gioco... Come può aver fatto questo?
Durante il giorno era un distinto professionista, un uomo posato e rispettabile... E la notte invece, indossava quell'orribile maschera ed usciva, come un rapace, a spaventare la gente per bene, a creare scompigli ed inquietudini.

«Ma perchè?» Gli chiedo io, allibito.
«Perchè l'hai fatto?»

«E che ne so? Ero stufo di fare il brav'uomo, il marito fedele ed il padre affettuoso... In fin dei conti era una parte anche quella. D'altra parte, caro mio, non lo sappiamo nemmeno noi chi siamo veramente.»

Sembra sincero, ed anche molto abbattuto.

«E allora?» Insisto.
«Perchè adesso hai deciso di gettare la maschera?»

Il piccolo traditore mi guarda con aria abbattuta, poi lascia cadere l'orribile maschera.

«Ormai anche Lou Cypher stava diventando troppo ingombrante... Anche quando ero LUI dovevo recitare una parte. Dopo essermi liberato di un ruolo, ho avuto solo pochi giorni di libertà per poi cadere in altro stupido ruolo... Uguale, anche se apparentemente diverso.»

Con un gesto improvviso, il lercio delatore mi afferra per il bavero e mi urla in faccia:

«Siamo solo delle marionette!! MARIONETTE! Marionette...»

E infine mi lascia e cade a terra piangendo. E' un uomo finito ormai.
Mi allontano lasciando il fetente nella sua disperazione e percorro a ritroso quel sudicio vialetto.

«Perdono!» Urla il meschino.
«L'ho fatto solo perchè avevo bisogno di affetto, di considerazione... Da piccolo venivo sempre picchiato dagli altri bambini!»

Ecco quali ignobili scuse può avanzare un malvagio, quando arriva il momento della giusta punizione.

«Mariuolo!!» gli grido nella notte.
«Sei un vero mariuolo!»

Ormai non mi risponde più. Lo sento singhiozzare nel buio, pieno di moccio e di vergogna.
Ormai ne ho abbastanza e me ne ritorno velocemente casa. Ho ancora alcune partite in sospeso su "Giocare a Scacchi.com" e non vedo l'ora di mettermi davanti alla scacchiera virtuale. E' stata una lunga e difficile notte, ma ormai l'incubo è finito. Nessuno potrà più turbare le serate del nostro sito ed il Mostro è stato sconfitto per sempre... Ma soprattutto abbiamo smascherato un piccolo bastardello traditore. Lou Cypher non è mai esistito.

...O no?